SOPRASTAMPE PRIVATE NELLA R.S.I. - i cosidetti "fascetti stilizzati" di Antonio A. Piga e Carlo Cis
Questo articolo è apparso sulla Rivista LA TRIBUNA DEL COLLEZIONISTA N. 241
Questo articolo è apparso sulla Rivista LA TRIBUNA DEL COLLEZIONISTA N. 241
Tra le soprastampe non ufficiali e quelle private sui francobolli del Regno apparse tra la fine del 1943 e gli inizi del 1944, poco note sono quelle dei cosidetti "fascetti stilizzati" sui francobolli di propaganda di guerra.
La singolarità di questa soprastampa è quella di essere stata stampigliata apparentemente solo sui francobolli di propaganda di guerra, poichè non ci risulta apparire sui francobolli di posta ordinaria.
E' comunque presumibile che questa iniziativa, territorialmente circiscrita, sia stata presa da qualche sostenitore del regime o da qualche gerarca, per esaltare la nascita della Repubblica Sociale Italiana.
L'iniziativa non ha avuto regolare corso negli uffici postali, se si esclude qualche lettera di chiara origine filatelica, per l'opposizione delle Direzioni Provinciali delle Poste a stampigliature non autorizzate dal Ministero delle Comunicazioni della neonata Repubblica Sociale Italiana: ne fa testo il telegramma/circolare a firma dell'allora ministro Buffalini, di cui diamo trascrizione del testo integrale, in cui venivano impartite disposizioni per stroncare energicamente iniziative del genere.
"36 da Sede Nord 308 47 14 1245
A" 1550 Ministero Comunicazioni segnala che alcune province si è proceduto at iniziativa privati et anche autorità locali stampigliatura francobolli non autorizzata da Direzioni Provinciali Poste punto Impartite disposizioni perchè siano energicamente stroncate tali iniziative che inocaggiano speculazioni nel campo filatelico punto B" Assicurate Ministro Buffalini."
Resta comunque il fatto che analogamente ad altre iniziative del genere (Torino, Alessandria ecc.), i cosidetti "fascetti stilizzati", pur catalogati tra le iniziative non ufficiali, rappresentano un capitolo di storia postale di quel travagliato periodo, il quale deve essere analizzato e sviscerato in tutte le sue pieghe, anche in quelle meno limpide.
Passando all'esame più squisitamente tecnico dalla soprastampa, possiamo dire che essa riproduce un fascetto che ricorda vagamente quello utilizzato nelle soprastampe ufficiali.
Ha una altezza di 11 m/m e ne è stata allestita una composizione zincografica di 50 soprastampe spaziate, per poter essere utilizzata nella soprastampa dei francoobolli di propaganda di guerra.
Esaminando la composizione, quello che risulta più evidente è il cattivo allineamento dei fascetti, che denota una tecnica di allestimento poco sofisticata, per non dire rozza.
Abbiamo potuto esaminare un certo numeri di fogli della propaganda di guerra sovrastampati con questa tavola e precisamente:
4 del valore da 25c.
5 del valore da 30c.
6 del valore da 50c.
Per un totale di 15 fogli da 50 francobolli.
Da questo esame risulterebbe usata una sola tavola di stampa, ciò si deduce dalla presenza di alcune varietà costanti, presenti sempre nelle stesse posizioni.
VARIETA' COSTANTI
- 6° - Rottura nella parte superiore interna della scure.
- 9° - Scure e picca staccate dal fusto.
- 11° - Il nastro sinistro termina deformato.
- 16° - Sul lato destro del fascio, un mm. sopra il nastro, macchia di colore a forma di virgola.
- 18° - Scure e picca staccate dal fusto.
- 24° - Il fusto troncato nella parte inferiore sotto i nastri.
- 28° - La scure, nel tagliente, presenta delle mancanze di colore.
- 29° - Il fusto termina tronco nella parte inferiore sotto i nastri, come il 24°.
- 39° - Il fusto termina tronco nella parte inferiore sotto i nastri, come il 24° e il 29°.
- 44° - Nel fusto, sopra il nastro destro, mancanza di colore.
- 47° - A destra del fascio, a 5,5 mm., macchia di colore.
- 48° - Il nastro destro termina a metà della gobba.
Questo è quanto possiamo dire al momento su questa soprastampa.
Rimane però irrisolto l'enigma di chi l'ha effettuata e del perchè: un privato per reali esigenze postali o, un commerciante per meri scopi speculativi, oppure un gerarca per scopi propagandistici?
Propabilmente nessuno potrà mai rispondere con certezza a questi quesiti, personalmente noi propendiamo per la terza ipotesi, come abbiamo già accennato, in quanto solo una motivazione politica poteva giustificare un allestimento e una "produzione" così copiosa.
Saremo pertanto lieti se qualche altro studioso vorrà riprendere e ampliare l'argomento con ulteriori notizie su di essa, oppure su altre soprastampe non ufficiali ancora sconosciute.
La singolarità di questa soprastampa è quella di essere stata stampigliata apparentemente solo sui francobolli di propaganda di guerra, poichè non ci risulta apparire sui francobolli di posta ordinaria.
E' comunque presumibile che questa iniziativa, territorialmente circiscrita, sia stata presa da qualche sostenitore del regime o da qualche gerarca, per esaltare la nascita della Repubblica Sociale Italiana.
L'iniziativa non ha avuto regolare corso negli uffici postali, se si esclude qualche lettera di chiara origine filatelica, per l'opposizione delle Direzioni Provinciali delle Poste a stampigliature non autorizzate dal Ministero delle Comunicazioni della neonata Repubblica Sociale Italiana: ne fa testo il telegramma/circolare a firma dell'allora ministro Buffalini, di cui diamo trascrizione del testo integrale, in cui venivano impartite disposizioni per stroncare energicamente iniziative del genere.
"36 da Sede Nord 308 47 14 1245
A" 1550 Ministero Comunicazioni segnala che alcune province si è proceduto at iniziativa privati et anche autorità locali stampigliatura francobolli non autorizzata da Direzioni Provinciali Poste punto Impartite disposizioni perchè siano energicamente stroncate tali iniziative che inocaggiano speculazioni nel campo filatelico punto B" Assicurate Ministro Buffalini."
Resta comunque il fatto che analogamente ad altre iniziative del genere (Torino, Alessandria ecc.), i cosidetti "fascetti stilizzati", pur catalogati tra le iniziative non ufficiali, rappresentano un capitolo di storia postale di quel travagliato periodo, il quale deve essere analizzato e sviscerato in tutte le sue pieghe, anche in quelle meno limpide.
Passando all'esame più squisitamente tecnico dalla soprastampa, possiamo dire che essa riproduce un fascetto che ricorda vagamente quello utilizzato nelle soprastampe ufficiali.
Ha una altezza di 11 m/m e ne è stata allestita una composizione zincografica di 50 soprastampe spaziate, per poter essere utilizzata nella soprastampa dei francoobolli di propaganda di guerra.
Esaminando la composizione, quello che risulta più evidente è il cattivo allineamento dei fascetti, che denota una tecnica di allestimento poco sofisticata, per non dire rozza.
Abbiamo potuto esaminare un certo numeri di fogli della propaganda di guerra sovrastampati con questa tavola e precisamente:
4 del valore da 25c.
5 del valore da 30c.
6 del valore da 50c.
Per un totale di 15 fogli da 50 francobolli.
Da questo esame risulterebbe usata una sola tavola di stampa, ciò si deduce dalla presenza di alcune varietà costanti, presenti sempre nelle stesse posizioni.
VARIETA' COSTANTI
- 6° - Rottura nella parte superiore interna della scure.
- 9° - Scure e picca staccate dal fusto.
- 11° - Il nastro sinistro termina deformato.
- 16° - Sul lato destro del fascio, un mm. sopra il nastro, macchia di colore a forma di virgola.
- 18° - Scure e picca staccate dal fusto.
- 24° - Il fusto troncato nella parte inferiore sotto i nastri.
- 28° - La scure, nel tagliente, presenta delle mancanze di colore.
- 29° - Il fusto termina tronco nella parte inferiore sotto i nastri, come il 24°.
- 39° - Il fusto termina tronco nella parte inferiore sotto i nastri, come il 24° e il 29°.
- 44° - Nel fusto, sopra il nastro destro, mancanza di colore.
- 47° - A destra del fascio, a 5,5 mm., macchia di colore.
- 48° - Il nastro destro termina a metà della gobba.
Questo è quanto possiamo dire al momento su questa soprastampa.
Rimane però irrisolto l'enigma di chi l'ha effettuata e del perchè: un privato per reali esigenze postali o, un commerciante per meri scopi speculativi, oppure un gerarca per scopi propagandistici?
Propabilmente nessuno potrà mai rispondere con certezza a questi quesiti, personalmente noi propendiamo per la terza ipotesi, come abbiamo già accennato, in quanto solo una motivazione politica poteva giustificare un allestimento e una "produzione" così copiosa.
Saremo pertanto lieti se qualche altro studioso vorrà riprendere e ampliare l'argomento con ulteriori notizie su di essa, oppure su altre soprastampe non ufficiali ancora sconosciute.